mercoledì 12 luglio 2017

Manuele Braico morto a Trieste, dirigente di esuli istriani

Dopo una malattia di circa tre anni, si è spento serenamente in casa a Trieste Manuele Braico. La morte è avvenuta durante la notte del giorno 8 luglio 2017. Braico era l’apprezzato presidente delle Associazioni delle Comunità Istriane.

Manuele Braico era nato il 6 luglio 1957 nel campo profughi di Padriciano (Trieste) da una famiglia proveniente da Briz di Collalto, una località istriana dell’Alto Buiese, tra Momiano, Oscurus e Vergnacco. Ha trascorso una vita lavorando alla Ferriera di Servola, come responsabile dell’area cokeria. Si è sempre occupato del mondo degli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia.
La moglie Dina con la figlia Giulia hanno dato l’annuncio della scomparsa con un comunicato stampa nel profilo Facebook dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Trieste. Manuele Braico era pure vicepresidente dell’Università Popolare di Trieste, vicepresidente di “FederEsuli”, nonché consigliere dell’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata (I.R.C.I.) di Trieste.
La famiglia ha voluto esprime un particolare ringraziamento il 6 luglio scorso a tutti gli amici e parenti intervenuti a festeggiare il suo sessantesimo compleanno e a salutarlo.
Ulteriori ringraziamenti sono stati rivolti a tutto lo staff medico, infermieristico e di supporto della struttura oncologica dell’Ospedale Maggiore di Trieste e dell’assistenza domiciliare del Distretto Sanitario di Valmaura, per il supporto psicologico e clinico ricevuto, in particolare nell’ultimo periodo.
La cerimonia funebre si è tenuta in forma strettamente privata. La firma del comunicato è stata affidata alla figlia Giulia Braico e all’Anvgd Comitato di Trieste, con Federica Cocolo Relli e il presidente Renzo Codarin.
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Una breve riflessione da Udine
«Manuele Braico era un cucciolo dell’esodo giuliano dalmata – ha dichiarato il professor Elio Varutti, vice presidente del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine – Era nato, infatti in un Centro di Raccolta Profughi di Trieste nel 1957. La indovinata definizione di “cucciolo dell’esodo” è di Michele Zacchigna, pure lui nato in un CRP triestino e cresciuto in un villaggio giuliano. La perdita di Braico per le associazioni dell’esodo giuliano dalmata è un duro colpo. Avrebbe potuto fare tanto ancora per il ricordo, per la lingua e per le tradizioni delle genti italiane d’Istria, Fiume e Dalmazia».
Su Michele Zacchigna, nato a Umago d’Istria, nel 1953 e morto a Gemona del Friuli nel 2008, è stato pubblicato a Trieste, per Nonostante Edizioni nel 2013 il Piccolo elogio della non appartenenza. Una storia istriana, con una Postfazione di Paolo Cammarosano.

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Si ringrazia per la fotografia il seguente sito web: https://enriconeami.net/
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Redactional e networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti, in collaborazione con E. Varutti.

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